mercoledì 31 luglio 2013

Lammas


All'inizio di agosto si festeggia Lammas, la festa del raccolto, in cui si celebra l'unione feconda tra la Madre Terra e il Sole, il cui frutto sono i cereali e quindi il pane, uno degli alimenti su cui si basano la nostra alimentazione e la nostra cultura.

Colore: oro, tutte le tonalità del giallo
Elemento: Terra
Altare: su una tovaglia oro e viola mettere cesti di pannocchie, ciotole di cereali, boccali d'argilla pieni di birra e vino, grappoli d'uva, e altri frutti del raccolto. Il posto principale va ad una grande pagnotta e alla bambolina di foglie di granturco dello scorso Lammas. Tenere a portata di mano la nuova bambolina.

(chiamare i quarti con la falce, il flagello, il cesto e la pentola.)

Est:
Spiriti dell'Est, Poteri dell'Aria!
Voi che siete il freddo acciaio della falce,
Voi che siete la lama che separa
L'uno dall'altro,
Vita da Morte,
Voi che siete il fumo nel vento
E i portatori della nuova alba,
Siate con noi oggi!

Sud:
Spiriti del Sud, Poteri del Fuoco!
Voi che siete il brillante sole su di noi,
Voi che siete l'abbagliante luce del giorno,
Lo sferzante caldo dell'estate
Che portate il grano verso il cielo,
E lo fate diventare dorato,
Siate con noi oggi!

Est:
Spiriti dell'Est, Poteri dell'Acqua!
Voi che siete la pioggia gentile che cade
Per nutrire le piante e farle crescere,
Voi che siete la tempesta estiva
Che abbatte ciò che ha nutrito,
Voi che siete capricciosi quanto eterni,
Siate con noi oggi!


Nord:
Spiriti del Nord, Poteri della Terra!
Voi che siete la terra sotto i nostri piedi,
Voi che ci sostenete e ci nutrite,
Voi che ci fate crescere,
Voi a cui torneremo tutti un giorno,
Noi vi onoriamo oggi.
Siate con noi!

Padre Sole,
Tu che splendi sopra di noi,
Donaci il pane in questo giorno
E sarai con noi sempre
Con gioia e allegria
Anche quando vedremo la tua rotta nel cielo
Abbassarsi lentamente dallo zenit,
Questo è ancora il tuo tempo,
Tu sei ancora forte,
Signore della Terra,
Fino al giorno della tua caduta.

(La falce è agitata in aria.)

In questo tempo del raccolto,
Quando il Sole inizia la sua discesa dal cielo,
Noi troviamo bellezza e gioia nei nostri focolari.
Perché quando cade il Sole, cade anche il grano,
Così come cade ogni pianta nutrita da quei raggi dorati,
Cade nelle nostre mani per nutrirci,
E saremo nutriti,
Perché Lui è nato dal grembo della Madre molte lune fa.
Il Sole è diventato parte delle nostre memorie
E lo porteremo con noi per sempre,
E il grano diventerà parte dei nostri corpi,
E lo porteremo con noi,
Perché essendo legati al ciclo della vita
Anche se è doloroso, è la cosa più vera
Che ognuno di noi può fare.

(Si passa il pane e lo si mangia.)

Non dimentichiamo, in questo tempo del raccolto,
Il potere dell'amore sopra e sotto la Terra.
A Beltane, quando l'amore fluisce
In ogni direzione, libero e senza limiti,
Noi lo sentiamo come un'onda di piacere
Non sfiorato dal dolore.
Al Solstizio, quando il Re Quercia muore
Impariamo ancora, e per la prima volta,
Che c'è dolore nell'amore, e più è profondo l'amore
Più grande è il dolore. E adesso siamo di fronte
Al primo funerale dell'anno, abbiamo
Un indizio di quanto profondi amore e dolore possono essere.
Possa questa conoscenza accompagnarci
Attraverso i giorni luminosi ed oscuri
E all'alba che verrà.
Assaggiate la dolcezza e ringraziate
Perché nella vita c'è amore.

(Si passa il vino e lo si beve.)

Segui il serpente fino alla fine del labirinto,
E là troverai la porta sotto la terra.
Cammina in mezzo alle radici di tutta la vita
E là troverai la fonte di tutta la vita.
Segui le radici fino ai fiumi sotterranei
E là troverai il nutrimento più profondo.
Nuota nei fiumi attraverso le caverne più oscure,
E là troverai nascosta la scintilla della vita.
Segui la scintilla verso l'alto attraverso il suolo
Finchè non esce fuori nell'aria danzante.
Guardala volare in alto verso il Sole suo progenitore,
Come l'oro ritorna all'oro
E i cieli si riprendono ciò che è loro.
Non lasciare andare quella scintilla!
Slanciati in alto mentre cresce,
Rischia nel cielo splendente e nel volo
Anche se volesse dire morire,
E comprenderai il Mistero.

(Portare la vecchia bambolina al focolare e bruciarla, e mettere al suo posto sull'altare quella nuova. Festeggiare!)

Liberamente tradotta dal breviario dell'Ordine delle Horae. 
Translated with permission.

mercoledì 24 luglio 2013

24 luglio: Neptunalia


Colore: colori del mare
Elemento: Acqua
Altare: su una tovaglia dai colori del mare mettere figure di delfini e di una nave, una bussola, e una grande ciotola di acqua salata.

Grande Toro del Mare
Che si infrange contro le rocce
Padrone delle onde e delle profondità
Schiumanti cavalli che corrono selvaggi
E si rompono contro la dolce spiaggia.
Signore delle acque salate,
Non affondare le nostre navi nel sentiero
Da porto sicuro a porto sicuro.
Mostraci le profondità delle nostre anime
Come conosci quelle dell'oceano stesso,
E dacci sicuro passaggio nel tuo regno.
Salvaci dai vortici e dalle onde travolgenti,
Salvaci dai predatori
Che ci trascinerebbero negli abissi.
Scuotitore di terre, voce più alta
Tra i mondi, tra cielo e Ade,
La voce che rimbomba dalle profondità
Di ogni anima assetata d'acqua.


Liberamente tradotta dal breviario dell'Ordine delle Horae. 
Translated with permission.

lunedì 15 luglio 2013

4. Accendere un incenso

Questo post fa parte di una serie sulla devozione quotidiana.


Dopo le candele, la seconda cosa che prende tutti, dai wikkaminkia ai grandi sacerdoti del vattelapesca, è l'incenso.
Alzi la mano chi di noi non ha avuto gente in casa che è entrata, ha storto il naso e ha detto "...che cos'è quest'odore di chiesa?"
Eeeeh, purtroppo dovete farci l'abitudine, amici cari: l'abitudine di bruciare incenso ed altre essenze aromatiche accompagna i riti religiosi da sempre.
Letteralmente: i primi utilizzi risalgono al Neolitico cinese, secondo i dati archeologici, mentre il più antico bruciaincensi appartiene alla Quinta Dinastia egizia, cioè poco meno di tremila anni fa.

Grossolanamente si può dividere il mondo dell'incenso in due grandi famiglie, sia geografiche che metodologiche: l'incenso in grani ad Occidente e quello in bastoncini in Oriente.
Quest'ultima affermazione può apparire decisamente strana: per la maggior parte di noi, i bastoncini d'incenso sono stati il primo (e molte volte anche l'unico) contatto con questo aromatico mondo...se non contiamo l'incenso che si usa in chiesa.
In realtà, in Occidente l'incenso fin dai suoi primi utilizzi si è sempre bruciato in grani, versati sui carboni ardenti. L'uso massiccio dei bastoncini in Occidente risale alla prima ondata New Age, quando i santoni indiani e i loro discepoli occidentali in cerca di verità importarono l'usanza e il suo simbolismo.



Facciamo un passo indietro: che cos'è l'incenso?
Quello più usato è la resina essiccata di un albero, la Boswellia, pianta originaria del sud della penisola araba...già, proprio l'antico regno di Saba e della regina Bilquis1. E' stato proprio il commercio della preziosa resina a creare le vie carovaniere, a incentivare i contatti culturali con le altre civiltà (quella greca, romana e di area mesopotamica) e a rendere appunto il regno di Saba così ricco.
Dopo la Via della Seta, la Via delle Spezie e la Via dell'Ambra, un altro cammino da riscoprire.



Oltre a questo, ci sono molte altre resine arboree che possono venire usate allo stesso scopo:

fonte: wikipedia

Vari tipi di incenso: (da sinistra verso destra, dall'alto in basso) makko (Machilus thunbergii), canfora borneola (Dryobalanops aromatica), benzoino di Sumatra (Styrax sp.), incenso dell'Oman (Boswellia sacra), guggul (Commiphora wightii), incenso dorato (Boswellia papyrifera), balsamo del Tolu (Myroxylon toluifera), mirra di Somalia (Mirra commiphora), labdanum (Cistus villosus), opoponax (Commiphora opoponax), sandalo indiano bianco (Santalum album).

A queste resine vengono poi aggiunte parti di piante essiccate (fiori, corteccia, legno, bacche), miele o altri aromi per raggiungere alla fine il profumo desiderato.

Per l'uso dell'incenso in grani serve un elemento essenziale: mancando di larghi bracieri, necessita di un carboncino. Si tratta di un piccolo disco di carbone, che va acceso su una fiamma e che diventa incandescente.2 Su di esso viene appunto versato l'incenso.
L'incenso in bastoncini, invece, risolve il problema della ricerca del combustibile: il composto di erbe e incenso avvolge un sottile bastoncino di legno, di solito bambù. Bruciando quest'ultimo, brucia anche l'incenso.



Sull'uso devozionale dell'incenso
L'incenso è tradizionalmente associato all'elemento Aria, ma l'incenso acceso conterrebbe tutti e quattro gli Elementi: l'Aria (il fumo), la Terra e l'Acqua (per comporre la miscela) e naturalmente il Fuoco.
Che si tratti di prezioso incenso planetario preparato con ricette antichissime o solo della resina dei pini dell'ultima volta che siamo stati in montagna, il significato è lo stesso: il fumo sale verso l'alto, verso gli Dei, portando loro le nostre parole, le nostre suppliche, le nostre preghiere e l'affetto e la devozione che portiamo loro...gli stessi gesti da migliaia di anni.
A ciascuna divinità sono associati profumi ed essenze appropriate al culto3; può essere utile esplorare il perchè storico e simbolico di queste associazioni.

Oltre a questo, ricordiamo il semplice fattore fisico del profumo. Il senso dell'olfatto è considerato uno dei più antichi, considerati i collegamenti che ha con le parti più primitive del cervello. L'aroma dell'incenso e delle altre erbe consente di arrivare in tempi brevi a uno stato leggerissimo di coscienza alterata, perchè sono le nostre percezioni ad essere modificate. Si sente il profumo di un luogo che non è la nostra camera, e non siamo più lì. 

O, in termini più semplici, sacralizza e ritualizza il tempo e il luogo della preghiera.



Consigli utili:
- usate incenso di buona qualità.
Sembra banale, ma spesso per comporre gli incensi più economici vengono usate sostanze di dubbia provenienza, tossiche alla combustione. Spendere bene, in questo caso, è spendere meglio.
Personalmente consiglio StarChild per l'incenso in grani, e HolyArt per acquistare i carboncini.

- per risparmiare, uso metà carboncino alla volta: tagliarlo con il coltello lo ridurrà in frammenti inservibili, mentre un piccolo seghetto (in ferramenta a 3 €) renderà tutto più facile. Anche quando usavo i bastoncini, di solito li tagliavo in quattro alla bisogna.

- per accendere il carboncino, si può usare una forchetta o, se riuscite a trovarla, una pinza per le zollette di zucchero.

- Ricordiamoci sempre che si tratta di fuoco, dunque attenzione alle braci e alle scintille (specie per il carboncino, che rimane incandescente a lungo). Il fumo può dare fastidio alle persone che hanno problemi respiratori. Finite le pratiche rituali e devozionali, è bene arieggiare l'ambiente.


Note
1 - o Machedà, per la tradizione etiope
2 - nota per le wikkaminkia: non si può usare la Diavolina come sostituto del carboncino. No, non si può. Ho letto su un forum che "si poteva fare" e la cosa mi è rimasta impressa dopo anni...
3 - volendo citare una fonte antica, gli Inni Orfici segnalano, prima di ogni inno, il profumo appropriato.

mercoledì 10 luglio 2013

Incontri ravvicinati...


Vado da Campo Santa Margherita a Campo San Pantalon...e cosa mi trovo sul ponte?
Una yoni.
Sì, è proprio una yoni!



Mi chiedo in quanto tempo se ne accorgeranno e la tireranno via...