sabato 29 giugno 2013

My hips don't lie...



“Essi non rientrano in piccoli
posti carini. Questi fianchi
sono fianchi liberi.
A loro non piace tenersi indietro.
Questi fianchi non sono mai stati resi schiavi,
vanno dove vogliono andare
fanno quello che vogliono fare.
Questi fianchi sono fianchi possenti.” 



Lucille Clifton, Omaggio ai miei fianchi

martedì 25 giugno 2013

Preghiera a Thot


Colore: blu e bianco
Elemento: Aria
Altare: su una tovaglia blu e bianca mettere una grande candela blu, una ciotola di rame con dell'incenso, un'immagine di Thot, alcuni rotoli di papiro (alcuni bianchi e alcuni con passaggi dal Libro dei Morti), pennini e inchiostro.

Saluti, signore del Papiro!
Signore delle Parole
Signore dei Simboli
Studioso e legislatore
Inventore e scienziato
Suonatore del sacro flauto
Maestro del Papiro
Narratore del sacro Nun,
La parola che invoca l'universo,
Tu che comprendi il valore dell'istruzione
Fa' che ricordiamo sempre il giorno in cui
Aprimmo un libro
E conoscemmo il pensiero
Di un'altra anima attraverso il tempo.
Insegnaci che scrivendo
Possiamo volare oltre i veli del tempo
In un futuro in cui non saremo vivi per vedere
E in un passato che non ci sarà di nuovo.
Guaritore di Horus e Seth,
Insegnaci che l'aiuto non è sempre personale
Ma può essere offerto ad amici e nemici.
Insegnaci che la luna non è incostante
Ma cresce e diminuisce ogni mese
Sempre con lo stesso ritmo.

Liberamente tradotta dal breviario dell'Ordine delle Horae. 
Translated with permission.

venerdì 21 giugno 2013

Felice Solstizio d'Estate!


Un felice Solstizio d'Estate a tutti...possano Padre Sole e la Madre delle Acque darvi forza, salute, fortuna e abbondanza per il giorno più lungo dell'anno e per tutti quelli che seguiranno!

Per chi usa la Ruota di Avalon, oggi è il giorno dedicato alla Madre delle Acque...
Per questo, vivendo a Venezia, ho una preghiera personale da fare alle divinità di questo luogo.

Madri delle Acque,
Signori dei fiumi e dei mari,
Thalassa dell'onda salata, 
Reitia delle acque dolci,
Stella Maris,
Nettuno e Fons,
Brenta, Piave, Tagliamento,
In questo giorno che segna il cambiare della corrente
ascoltate la mia preghiera.
Che lo scirocco e la luna piena
Non ci affliggano quest'inverno.
Che la pioggia e le correnti
Non ci affliggano quest'inverno.
Proteggeteci dall'acqua alta, 
Proteggeteci dall'acqua alta*.



* Dai, ridete, se ce la fate. Ai telegiornali la fanno sempre sembrare una cosa folcloristica, fanno vedere gli idioti che si tuffano in Piazza San Marco. Non fanno vedere le persone che saltano giù dal letto alle due di notte per le sirene che danno l'allarme, non fanno vedere i volti dei negozianti e dei residenti segnati dall'ansia e dalla preoccupazione.
Se a volte non si può far altro che pregare, beh, io prego.

domenica 9 giugno 2013

9 - 15 giugno: Vestalia

I Vestalia erano i giorni in cui si ringraziava la dea Vesta per la maturazione delle messi.
In questo giorni (ma non solo) veniva cucinata la Mola Salsa, focaccia di tritello salato e farro abbrustolito (raccolto a giorni alterni dalle None alle Idi di Maggio).
Era prevista anche una purificazione dei locali del tempio, collegata al trasporto dello sterco che vi si era accumulato e dunque alla concimazione dei campi.
Nei resoconti di questi riti la dea sembra perdere il suo carattere "pubblico" di patrona del popolo romano e riacquista la sua natura più arcaica, di protettrice del focolare e dei frutti della terra che vi verranno cucinati.


Preghiera a Vesta

Colore: Rosso
Elemento: Fuoco
Altare: il rituale va fatto in cucina o nella stanza del focolare. Dev'esserci un fuoco o una fiamma; sulla tavola vanno messi pane, latte e sale.

Fiamma del Focolare
Guardiana del Cerchio Interiore
Senza Volto
Primogenita degli Olimpii
Signora della Dispensa
Le cui mani aperte donano ospitalità
Fuoco della cucina e del focolare
Signora delle cose di ogni giorno
Quando ci manca la tua forza quieta
Nella frenetica vita che facciamo
Dev'essere veramente un grande guaio
Come dimenticare di respirare.
Tu che sei il focolare dove iniziamo il cammino
E il calore interiore che ci fa sentire a casa,
Fa' che questo posto sia una casa per tutti noi.
Fa' di questo focolare una casa a tutte le ore,
Le solite mattine, i mezzogiorni,
L'attesa sera e la consolante notte.
Insegnaci a prendere un po' di tempo per noi, Signora.
Insegnaci la sacralità del fare le cose passo dopo passo
Giorno dopo giorno, muovendoci in piccoli cerchi
Attorno al focolare del nostro essere.

Liberamente tradotta dal breviario dell'Ordine delle Horae. 
Translated with permission.

lunedì 3 giugno 2013

Progetto Tenda Rossa - Il Sentiero della Dea

Ho avuto notizia di questa splendida serie di incontri organizzati a Milano, Venezia-Mestre e Benevento dall'Associazione Argiope!


"Il sentiero della Luna è un percorso di crescita personale pensato per le donne. Un percorso esperienziale della durata di un intero anno lunare, con 12 incontri, che attraverso cerimonie, meditazioni, discussioni, danze ed espressioni creative mira all’esplorazione, alla riscoperta, alla guarigione e alla riconnessione con la sacralità del potere femminile.
Proponiamo questo percorso come donne che amano, accolgono, comprendono, danno sostegno; come madri capaci di accudire, insegnare, educare e guidare; come amanti in grado di dare e ricevere piacere aprendo la porta verso il divino; come sorelle con cui camminare mano nella mano su questa Terra! Crediamo sia importante ripristinare i misteri femminili,
amano, siamo coscienti dell’importanza del risveglio femminile
La complessità della natura femminile ci porterà, durante gli incontri, alla scoperta non solo della sacralità e del potere del ciclo mestruale, ma anche ad affrontare e superare i nostri limiti, le nostre paure, i nostri blocchi, i fantasmi del passato e ad incontrare il variopinto caleidoscopio di aspetti che compongono la nostra essenza: strega, sciamana, bambina, sorella, figlia, sacerdotessa, artista, fata, donna selvaggia, amante, guerriera, madre, guaritrice, saggia…in una parola DONNA!

sabato 1 giugno 2013

1 giugno: Carnaria / Festa di Cardea


Nelle calende del mese sacro a Giunone si festeggiano le Carnarie.
In origine Carna era una ninfa, assurta poi al rango divino quando Giano, innamoratosi di lei, le diede il potere di proteggere le porte, i cardini e le maniglie1; per estensione veniva invocata anche come protettrice dei bambini, visto che gli amuleti a Lei consacrati avevano il compito di rendere porte e finestre impenetrabili agli spiriti malefici come le striges2. Per questo assunse il nome di Cardea.
Le era sacro il biancospino, anch'esso usato per allontanare le influenze maligne. Ovidio disse di lei "può aprire ciò che è chiuso; può chiudere ciò che è aperto."3
Secondo Macrobio, come Carna era la protettrice degli organi interni e del cuore; durante il suo giorno sacro si mangiavano fave e pancetta.

Preghiera a Cardea
Colore: rosso
Elemento: Terra
Altare: su una tovaglia rossa mettere il modello di un portone con una chiave dipinta sopra, fiancheggiato da due candele, due bastoncini d'incenso, ciotole d'olio profumato, maniglie, cardini e chiavi.

Noi veniamo in questo mondo attraverso una porta di carne.
I nostri corpi sono fatti di quella stessa carne,
Dati a noi da una donna che ha sacrificato
L'integrità del suo corpo per darci la vita.
Noi veniamo in questo mondo attraverso una porta d'amore.
Che ci sia o no amore ad attenderci dall'altra parte,
Noi siamo mandati qui dall'amore della Madre Dea,
Noi veniamo a questo mondo attraverso una porta di dolore e pressione.
Essere nati è la seconda cosa più dura
Che mai potremo fare,
E la più dura verrà alla fine delle nostre vite,
E anch'essa verrà attraverso una porta.
Così tutte le porte sono sacre,
E tutti i cardini che girano avanti e indietro,
Ci ricordano che per ciò che entra
C'è sempre qualcosa che esce.
Così onoriamo Cardea,Signora delle Porte e dei Cardini,
Lei che sorveglia le soglie di qualunque luogo,
Di tutti gli stati, di tutte le porte.
E ogni volta che apriamo una porta,
Passiamo un confine, attraversiamo una soglia,
Potremo sentire il suo potere
Che guida il cambiamento.

Liberamente tradotta dal breviario dell'Ordine delle Horae. 
Translated with permission.

Note
1 - Cardea può dunque essere vista come una paredra di Giano.
2 - Striges: spiriti malefici o donne malvagie che entravano nelle case sotto forma di rapaci notturni (gufi e civette) per cibarsi del sangue dei bambini. L'equivalente romano dei vampiri.
3 - Ovidio, Fasti, 6.101–104