mercoledì 20 novembre 2013

5. Mala, rosari & koboloi

Post dedicato al vecchio Clan dal Sanglar Salvadje, dove è nata anni fa la discussione al riguardo e dove ho mosso i primi passi verso gli dei.

Questo post fa parte di una serie sulla devozione quotidiana.

Un altro modo di pregare comune a molte religioni consiste nel dire un certo numero e una certa serie di preghiere, contandole tramite perle infilate in un cordino...in inglese il termine generico è prayer beads; in italiano vengono detti "rosari" come categoria generale, anche se le differenze sono molteplici.


L'origine di questa pratica è ancora controversa: sebbene del rosario cattolico abbiamo testimonianze che risalgono intorno al 1000 c.e, potrebbe derivare dal tasbih, il rosario musulmano, conosciuto tramite i viaggi in Terrasanta e le Crociate. E' nato prima l'uovo o la gallina?

A seconda del luogo in cui ci troviamo e della religione praticata, possiamo trovare:
- Rosario cattolico: ne esistono svariati tipi, a seconda del santo o dell'intento.
- Mālā: primariamente induista e passato poi al buddismo, conta 108 grani o comunque multipli di 9.
- Komboskini: in uso presso i cristiani ortodossi, il suo nome significa "nodo di lana" perchè è fatto appunto in lana annodata.
- Tasbih (تسبيح): islamico, recita lodi ad Allah.
- Juzu (数珠): rosario buddhista giapponese
...solo per citare i più conosciuti.



Infine ci sono le cosiddette worry beads, le perle da sgranare per tenere le mani occupate o distrarsi1: appartengono a questa categoria i koboloi, che ancora oggi vengono usati per questo sopratutto in Grecia.
Ed è lì che li ho scoperti...e me ne sono innamorata: ovviamente, declinandoli subito verso gli déi2.


Pregare con le prayer beads

Può succedere di innamorarsi di queste file di perline...a volte trovandole già pronte, a volte invece la vena artistica ce li fa creare appositamente. Può sembrare scontata come considerazione, ma in realtà dipende tutto da chi e come si vuole pregare. Ad esempio, partendo dalla Preghiera delle Tredici Lune si può creare un koboloi per gli esbat con tredici perle, ma lo stesso può essere usato per la preghiera di tutti i giorni, recitando i nomi delle divinità a cui si è devoti o gli epiteti e i titoli di una divinità specifica.3 Naturalmente le perle possono essere dei materiali e dei colori più disparati, dal vetro alla ceramica passando per il legno, l'ambra, l'osso...anche colori e materiali possono essere abbinati ai significati e alle divinità preposte.

koboloi

Quest'ultima foto, a differenza delle altre, è personale: sono i koboloi di casa.
Dall'alto:
- koboloi nero, appartiene a mio marito;
- koboloi dedicato alla Triplice Dea, realizzato smembrando e ricomponendo tre diversi koboloi.
- koboloi classico in legno d'ulivo.
Ne faccio collezione e non mi vergogno ad ammetterlo (anche se trovarne di carini è un'impresa!)

Qualche link utile:
Pagan Prayer Beads su Pintrest
Pagan Prayer Beads dell'Ordine delle Horae (qui potete trovare diverse ispirazioni per le preghiere.)
- un libro dedicato su Amazon: Pagan Prayer Beads: Magic and Meditation with Pagan Rosaries

Note: 
1 - quando si parla di worry beads di solito non c'è associazione a significati religiosi, ma puramente pratici.
2 - nel vecchio forum del Clan dal Sanglar Salvadje si era deciso di recuperare questo termine come sostitutivo di "rosario" per parlare di "rosari pagani"
3 - solo per Atena, ad esempio, abbiamo: Poliade (della città), Ergane (industriosa) come patrona dei lavoratori delle arti decorative, Leitis (dea della bellezza), Peana (guaritrice), Zosteria (della cintura) quando era armata per la battaglia, Anemotis (dei venti), Promachorma (protettrice dell'ancoraggio), Pronea (del pronao), Pronoia (provvidenza), Xenia (ospitale), Larissea (di Larissa), Oftalmitis (dell'occhio), Cissea (dell'edera), Mantide (di Aiace), Aitia (sula), Agoraia, Nike (vittoria) per il suo tempio speciale sull'acropoli di Atene, Parthenos (vergine), Promachos (che lotta in prima fila) che ha ispirato la statua di Fidia. Altri ancora: Glaucopide (da Glaukopis, "dagli occhi lucenti"), Alalcomeneide, Minerva Cecropia, Alea, Apaturia, Armata, Colocasia, Crisia, "Dai giusti meriti", Guerriera, Itonia, Lafria, Madre, Narcea, Onga. (tratto da "Il cerchio della Luna") No, non sto dicendo che è obbligatorio recitarli tutti, ma possono essere d'ispirazione!

martedì 12 novembre 2013

Preghiera dei guerrieri caduti


Colore: rosso
Elemento: Fuoco
Altare: su un drappo rosso mettere un teschio con sopra un elmetto, ossa, e due spade incrociate. Scrivere su un foglio i nomi dei parenti o degli amici che sono caduti in guerra.

Il vostro sangue si allarga
Attraverso tutte le terre del mondo.
Voi avete affrontato il nemico,
Dovunque eravate,
E forse avete visto voi stessi
Riflessi nel suo volto,
O forse non lo avete visto mai.
Forse vi siete battuti
Per salvare la vostra gente,
Forse per avidità,
Forse per denaro,
Forse al di fuori delle leggi
A cui appartenevate.
Qualunque sia la ragione,
Vi siete battuti fieramente
E avete fatto
Quello che vi sembrava giusto.
Possano i vostri spiriti riposare in pace,
E sapere che non saranno dimenticati.


Liberamente tradotta dal breviario dell'Ordine delle Horae. 
Translated with permission.

giovedì 7 novembre 2013

Preghiera a Sheela-Na-Gig


Colore: rosso terracotta
Elemento: Terra
Altare: su una tovaglia color terracotta mettere ciotole d'argilla piene d'acqua, latte, incenso, cereali, pietre, foglie e candele. Una figura di Sheela-Na-Gig al centro.

Dea della fertilità,
Tu che stai nuda e fiera
Porta sempre aperta
Del sacro canale della vita
Da cui tutti veniamo
E a cui tutti torneremo.
Noi parliamo della sacralità del corpo,
Della porta delle donne
Da cui tutti noi siamo entrati
In questo mondo di carne e sangue.
Tu ci ricordi che questa carne e questo sangue sono sacri
Come mente, cuore e spirito,
Anche quando si contrastano,
Anche quando sembrano tradirci,
Anche quando li vorremmo diversi.
Tu ci ricordi che l'incarnazione
Non è una prigione ma un privilegio,
E che anche l'ultima
E la più profana parte del corpo
E' sacra e preziosa.
Tutti siamo nati da una donna,
Tutti siamo nati da un corpo,
Tutti veniamo al mondo nel dolore
Ma portando la più grande gioia.
Fa' che non dimentichiamo mai il tocco
Tra pelle e pelle, anche il più leggero
Che ci rimandi il privilegio di essere qui ora.


Liberamente tradotta dal breviario dell'Ordine delle Horae. 
Translated with permission.