venerdì 20 marzo 2020

Il Tarassaco

Foto di Stux da Pixabay
Oggi approfondiamo le meravigliose proprietà di un'"erbaccia", che in realtà è una preziosa amica della salute.

Il Taraxacum officinale, detto Tarassaco o Dente di Leone, viene usato da secoli come diuretico (in veneto infatti si chiama “pisacàn”) ed è una pianta dalle meravigliose proprietà, che fiorisce da fine febbraio a fine maggio.

Il suo colore giallo splendente ci rimanda immediatamente alle prime fioriture primaverili e, nella medicina popolare, è sempre stato associato alle vie urinarie e alle secrezioni biliari.
La pianta, interamente adoperabile (radici, foglie e fiori), stimola la funzionalità biliare, epatica e renale, attivando gli organi emuntori (fegato, reni e pelle) adibiti alla trasformazione delle tossine: in poche parole, è una pianta con funzione depurativa e detossinante e, solo conseguentemente, anche diuretica. È composto principalmente da alcoli triterpenici (tarasserolo), steroli, vitamine A, B, C, D, inulina, principi amari (tarassacina) e sali minerali che conferiscono alla pianta anche proprietà amaro-toniche e digestive.

Una delle proprietà più conosciute e più potenti del tarassaco è quella disintossicante nei confronti del fegato: favorisce infatti l’eliminazione delle scorie (zuccheri, trigliceridi, colesterolo e acidi urici) ed è indicato anche per combattere la ritenzione idrica.
Inoltre, l’ossido nitrico in esso contenuto agisce come un messaggero intracellulare stimolando l’attività fagocitaria delle cellule ed è implicato nei processi di regolazione e difesa del sistema immunitario: il tarassaco aiuta quindi il corpo a difendersi durante il cambio di stagione, prevenendo il raffreddore e le influenze.

Può essere assunto sotto forma di tisana (radici) o di infuso (fiori e foglie); i fiori sono edibili e possono completare piatti e insalate.

Il Tarassaco è una pianta infestante e cresce spontaneamente nei prati e nei luoghi incolti; se non è possibile raccoglierla, basterà mettere un vaso di terra nel proprio balcone, rivolto a est: probabilmente, il “pisacàn” sarà una delle prime “erbacce” a trovarlo di proprio gradimento e a stabilircisi spontaneamente.

domenica 15 marzo 2020

30 giorni per conoscere le divinità - #30daysofdeity

Foto di Tracy Lundgren da Pixabay


Siamo ormai al quarto giorno in casa, e la rete si sta riempiendo di consigli su come passare il tempo. Perché non approfittiamo di questi giorni per approfondire il nostro rapporto con le divinità a cui ci sentiamo più vicini, o a quelle che ci incuriosiscono ma che non abbiamo mai avuto il tempo di conoscere meglio?

Arrin, un politeista gallico, ha creato un challenge chiamato #30daysofdeity per dedicare 30 giorni alla ricerca e all'approfondimento. Si può farlo online, condividendo i propri studi, o tenendolo per sé, magari scrivendolo a mano in un quadernino dedicato.

1) Un'introduzione di base della divinità
2) Come sei venuto a conoscenza per la prima volta di questa divinità?
3) Simboli e icone di questa divinità
4) Un mito preferito o miti di questa divinità
5) Membri della famiglia - connessioni genealogiche
6) Altre divinità ed entità correlate associate a questa divinità
7) Nomi ed epiteti
8) Variazioni su questa divinità (aspetti, forme regionali, ecc.)
9) Errori comuni su questa divinità
10) Offerte - storiche e UPG
11) Feste, giorni e tempi sacri a questa divinità
12) Luoghi associati a questa divinità e alla loro adorazione
13) Quali questioni culturali moderne sono più vicine al cuore di questa divinità?
14) L'adorazione di questa divinità è cambiata nei tempi moderni?
15) Quale pratica moderna si può associare a questa divinità?
16) Come pensi che questa divinità rappresenti i valori del pantheon a cui appartiene e la sua origine culturale?
17) In che modo questa divinità si collega ad altri dei e ad altri pantheon?
18) Come si pone questa divinità in termini di genere e sessualità? (storico e / o UPG*)
19) Quali qualità o caratteristiche di questa divinità ammiri di più? Quali sono le qualità o le caratteristiche che ritieni più problematiche?
20) Arte che ti ricorda questa divinità
21) Musica che ti fa pensare a questa divinità
22) Una citazione, una poesia o uno scritto che pensi che risuoni fortemente con questa divinità
23) La tua composizione - uno scritto su o per questa divinità
24) Una volta in cui questa divinità ti ha aiutato
25) Una volta in cui questa divinità si è rifiutata di aiutare
26) Come è cambiato il tuo rapporto con questa divinità nel tempo?
27) Peggior malinteso che hai trovato su questa divinità
28) Qualcosa che volevi conoscere su questa divinità, ma non conosci ancora
29) Qualche UPG* interessante o insolito?
30) Qualche suggerimento per gli altri che hanno appena iniziato a conoscere questa divinità?

*UPG: Unverified Personal Gnosis, Conoscenza Personale Non verificata.
Con questa sigla si definiscono le informazioni scoperte tramite meditazioni, illuminazioni, visioni ecc. a livello personale, che per definizione non trovano riscontro nella tradizione antica; es. se in una visione Iside vi dice che Le piacciono le caramelle alla menta, é UPG. Può essere in conflitto con la tradizione antica come no...diciamo che in questo caso non é una buona idea precipitarsi al dipartimento di Storia delle Religioni urlando che Apuleio si sbagliava, ma può essere una buona idea dedicarLe un piattino di caramelle alla menta sul vostro altare.

#iorestoacasa