Traduzione a cura di Elena della Laguna per Casa della Dea, su gentile concessione dell'autore.
Tutti i diritti riservati.
Come faccio a capire se una divinità
mi sta chiamando?
Articolo originale: How Do I Know If A God Is Calling Me? (1 novembre 2018)
Qualcuno ha fatto questa domanda in un commento sull'articolo Chiamato da Divinità Problematiche. Sono andato a cercare un post dove ne avessi discusso e non ne ho trovati. Ho scritto molto sulle chiamate che ho ricevuto, su cosa fare quando sei chiamato da una divinità da cui normalmente staresti lontano, e cosa fare quando sembra che nessuno chiamerà mai. Ma in più di dieci anni di blog, non ho mai risposto direttamente alla domanda di come capire se una divinità ti sta chiamando.
Penso voglia dire che sia il momento giusto per scriverlo.
I Cristiani Evangelici dicono che tutti devono avere “una relazione personale con Gesù”, o non sono veramente cristiani. Un'idea del genere era sconosciuta nel politeismo antico e non trova posto nel paganesimo e nel politeismo contemporaneo.
Un politeista è qualcuno con un'attenzione religiosa per molte divinità, divinità vere – essere chiamati non è un requisito. Se una o più divinità parlano direttamente con te, ottimo. Se no, onoraLi comunque. Incarna le Loro virtù e aiuta a costruire un mondo che rifletta i Loro valori. Sono le tue azioni a renderti un politeista, non le tue esperienze.
Essere chiamati significa che vi viene chiesto – o in alcuni casi, ordinato – di eseguire certe azioni o vivere in un certo modo, ben oltre quello che ci si aspetta da coloro che non sono stati chiamati. E' improbabile che vi venga spiegato il perché, o almeno, non in maniera soddisfacente.
Essere chiamati può essere una gran cosa, ma non è come vincere alla lotteria. Non è una busta con i soldi per il compleanno dalla vostra zia preferita. E' più come essere arruolati nell'esercito – a volte per l'esercito di un paese che non sapevi che esistesse fino a tre settimane prima.
Articolo originale: How Do I Know If A God Is Calling Me? (1 novembre 2018)
Qualcuno ha fatto questa domanda in un commento sull'articolo Chiamato da Divinità Problematiche. Sono andato a cercare un post dove ne avessi discusso e non ne ho trovati. Ho scritto molto sulle chiamate che ho ricevuto, su cosa fare quando sei chiamato da una divinità da cui normalmente staresti lontano, e cosa fare quando sembra che nessuno chiamerà mai. Ma in più di dieci anni di blog, non ho mai risposto direttamente alla domanda di come capire se una divinità ti sta chiamando.
Penso voglia dire che sia il momento giusto per scriverlo.
Immagine originale di John Beckett |
Cosa significa essere chiamati
Prima di parlare di come capire se sei stato chiamato, dobbiamo discutere in primo luogo di cosa significa essere chiamato.I Cristiani Evangelici dicono che tutti devono avere “una relazione personale con Gesù”, o non sono veramente cristiani. Un'idea del genere era sconosciuta nel politeismo antico e non trova posto nel paganesimo e nel politeismo contemporaneo.
Un politeista è qualcuno con un'attenzione religiosa per molte divinità, divinità vere – essere chiamati non è un requisito. Se una o più divinità parlano direttamente con te, ottimo. Se no, onoraLi comunque. Incarna le Loro virtù e aiuta a costruire un mondo che rifletta i Loro valori. Sono le tue azioni a renderti un politeista, non le tue esperienze.
Essere chiamati significa che vi viene chiesto – o in alcuni casi, ordinato – di eseguire certe azioni o vivere in un certo modo, ben oltre quello che ci si aspetta da coloro che non sono stati chiamati. E' improbabile che vi venga spiegato il perché, o almeno, non in maniera soddisfacente.
Essere chiamati può essere una gran cosa, ma non è come vincere alla lotteria. Non è una busta con i soldi per il compleanno dalla vostra zia preferita. E' più come essere arruolati nell'esercito – a volte per l'esercito di un paese che non sapevi che esistesse fino a tre settimane prima.
I Segnali
Ci sono tre principali segnali ricorrenti che indicano che una divinità ti sta chiamando al Suo servizio.
Immagini ricorrenti.
Inizi ad avere sogni che includono ruoli e immagini di una divinità. Forse sogni di cervi, continui a vedere immagini di cervi su vari media e anche nella natura, magari dove non ti aspetteresti di trovarne uno. Continui a incontrare torques e serpenti e altri animali, che si comportano in modi non normali per loro. Forse Colui che ti cerca è Cernunnos.
L'ultima caratteristica è importante: si comportano in modi non normali per loro. Gli animali sono esseri con sovranità propria come noi – loro fanno le loro cose per le loro ragioni, ragioni che raramente includono il portare “messaggi” agli umani. Prima di decidere che qualcosa in natura è un segnale o un omen, accertati che non sia il normale comportamento di un animale, di una pianta o del tempo atmosferico.
Immagine originale di John Beckett |
Una presenza persistente. Se non hai fatto esperienza di questo potresti non capirlo.
Se hai fatto esperienza di questo sai esattamente di cosa sto parlando.
Una voce nella tua testa, eccettuato il fatto che viene da dietro la tua testa, non da dentro. Pensieri che non sono tuoi che ti dicono cose che sai di non conoscere. O che ti dicono cose che sai essere vere ma che hai provato a negare e tenere lontane. La presenza dell'Altro, giusto al limite della tua visione periferica.
Questo non avviene una o due volte. Succede di nuovo e di nuovo ancora. La nostra cultura materialistica dice che te lo stai inventando, o magari sono allucinazioni. Il che è possibile, e se siamo saggi considereremo per prime tutte le più probabili spiegazioni mondane.
Ma se le tue esperienze sfidano le spiegazioni razionali, può essere una chiamata dagli Dèi.
Un ingresso teatrale.
La grande maggioranza delle chiamate include una combinazione dei primi due segnali. Ma occasionalmente una divinità può fare un'apparizione rumorosa e teatrale che ti lascia senza dubbi sul fatto che Loro siano reali...e siano realmente seri.
E' più probabile che questo arrivi più tardi durante la relazione. E' quello che è successo a me, comunque. Dopo molti anni di lavoro con e per Cernunnos, ho avuto la mia prima esperienza di comunione estatica con lui. E' stato fantastico e soverchiante e terrificante e non lo dimenticherò mai.
Ma occasionalmente può succedere come primo incontro. In questo caso, cercate il link qui sotto intitolato “Sto sentendo un Dio o sto diventando pazzo?”
Perchè un ingresso teatrale da parte di una divinità può generare dubbi sulla propria sanità mentale.
Come rispondere: ascoltando. Non importa quali siano i segnali, ascolta. Ascolta con tutti i tuoi sensi. Tieni a bada l'urgenza di interpretare i segnali subito. O almeno, aspetta finché l'esperienza corrente è terminata. Se cominci a cercare di dedurre qualcosa troppo presto, probabilmente ignorerai diversi segnali, e probabilmente potresti saltare a conclusioni errate.
Quando gli Dèi chiamano, ascolta.
Chi ti sta chiamando?
Potresti pensare che sia ben chiaro fin da subito, ma raramente lo è. Gli Déi annunciano raramente Loro stessi per nome. Forse Loro pensano che tutti sappiano già chi Essi sono, come nei tempi antichi. Forse non pensano che Chi siano sia particolarmente importante. Forse, come molti esseri spirituali, pensano che ci sia del potere in un nome e Essi non lo diano così facilmente.
A prescindere dal perché, è probabile che tu realizzi che sei stato chiamato molto prima di sapere chi è a chiamarti.
E' un Dio della Foresta che senti, Cernunnos, o Herne o Pan? Non sono tutti uguali. E ricordati che mentre gli Déi sono virtuosi, spiriti minori possono mentire e lo vorranno fare. E' richiesto del discernimento.
Immagine originale di John Beckett |
Inizia con le antiche storie e i miti. Leggi lavori accademici su come i nostri antenati comprendevano e veneravano i loro Déi. Parla con i Loro seguaci contemporanei – siamo a un punto in cui più o meno tutte le divinità attive nel nostro mondo hanno già qualche sacerdote e devoti. E alla maggior parte di noi piace rispondere alle domande sui nostri Patroni. Sì, potreste incontrare qualche esaltato. Dopo un po' imparerete a distinguerli dai mistici che sembrano esaltati dal punto di vista razionale, ma le cui esperienze stanno dando forma alla restaurazione delle nostre moderne religioni politeiste.
Più conosci sulla divinità di cui pensi si tratti, meglio capirai le eventuali coincidenze tra quello che sai e le esperienze che vivi.
Cosa sei chiamato a fare o ad essere?
Una volta determinato che sia una divinità a chiamarti, la domanda successiva è “chiamato per cosa?” Gli Déi non esistono per il nostro beneficio – Loro fanno le Loro cose per le Loro ragioni. Ma a volte queste ragioni coinvolgono gli umani.
Molte persone presumono che se una divinità li chiama, è per essere Loro sacerdote. E' certamente una possibilità. Ma il sacerdozio non è la relazione predefinita e automatica tra umani e divinità. Piuttosto, è una tipologia specifica di relazione; un impegno formale ad adempiere a una serie di doveri e responsabilità. Non è qualcosa da prendere alla leggera.
Se pensi di essere chiamato ad essere un sacerdote, leggi Prepararsi Al Sacerdozio Pagano. E ricorda che ci sono molti Sacri Ruoli Che Non Sono Il Sacerdozio.
Puoi essere chiamato ad essere un devoto – qualcuno che onora una divinità e che svolge servizi occasionali per Loro, ma che non ha gli obblighi del sacerdozio.
O magari sei chiamato a svolgere un compito specifico – qualcosa che Loro hanno bisogno o vogliono che sia fatto e che ti ritengono particolarmente adatto a fare.
Ed è possibile che tu sia semplicemente chiamato in una relazione. Se dei nuovi vicini bussano alla tua porta, probabilmente non vorranno chiederti in prestito la sega elettrica o venderti dei biscotti. Vogliono solo introdurre loro stessi e vedere se c'è la possibilità di un'eventuale amicizia. Gli Déi non sono tutti solo amore, ma Alcuni Di Loro Ci Amano, per ragioni note solo a Loro.
Immagine originale di John Beckett |
Come rispondere: meditando. Specialmente nei primi giorni di una chiamata, dato che le divinità non sono note per essere trasparenti e specifiche. Sai che sei stato chiamato, ma non sei sicuro dell'esatto perché.
Medita. Con qualsiasi metodo funzioni meglio per te. Per me si tratta di lunghe camminate all'aperto di mattino presto. Per te può essere sedere in silenzio, o contemplando l'immagine della divinità in questione, o qualche altra forma di meditazione.
Poi quando pensi di avere una risposta, medita su quella. Vedi come si adatta con quello che conosci e con le esperienze che hai avuto. Se ci sta, bene. Se no, continua a provare finché non capisci cosa sei chiamato a fare o ad essere.
Come rispondere?
Discernere la chiamata è solo la prima parte. Adesso devi rispondere.Tu sei un essere sovrano – puoi dire di no. Molte divinità accetteranno un no come risposta – piuttosto andranno a cercare qualcuno più disponibile a fare il lavoro che provare a persuaderti a fare qualcosa che sei riluttante a fare.
Molte volte funziona così. A volte invece Loro non accetteranno un no come risposta. Se ti trovi in questa situazione, cerca il post “Negoziare con gli Déi” nell'elenco qui sotto.
Potresti voler mettere un limite al tuo impegno, specialmente all'inizio. “Farei questo ma non quello.” “Lo farò per un anno, poi ri-valuteremo la cosa.” “In cambio di questo vorrei da Te questa cosa.”
Non ci sono garanzie che la tua offerta venga accettata, ma non puoi saperlo finché non chiedi. Se ti trovi a disagio nel negoziare, chiedi un consiglio esterno - trova un sacerdote della divinità in questione che negozi per te.
Come rispondere: divinazione. Tarocchi, rune, libromanzia, geomanzia – qualsiasi metodo funzioni per te. La divinazione non ti dirà che decisione prendere, ma ti può mostrare come potrebbero andare le cose scegliendo una strada o un'altra.
Recentemente ho dovuto prendere una decisione spirituale ed ero genuinamente in conflitto. Ho visto quattro possibili scelte. Tutte erano fattibili – nessuna di queste era ideale. Ho tirato fuori i miei tarocchi e fatto un'estrazione da tre carte per ogni opzione, chiedendo “cosa accadrà se faccio questa scelta?” Due delle opzioni mostravano esiti sfavorevoli – le ho eliminate immediatamente. Le altre due richiedevano una maggiore riflessione, ma mentre studiavo le carte (sia i significati standard sia quello che mi dicevano le immagini nel contesto di quella situazione) è diventato chiaro che una delle opzioni avrebbe portato risultati migliori dell'altra. E questo è quello che ho fatto.
La scelta di come rispondere agli Déi è essenzialmente vostra. La divinazione è uno strumento per aiutarsi a prendere quella decisione.
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