Noi non siamo del tutto invisibili...
Negli antichi oceani attorno all'Isola di Avalon
Mi avreste visto come uno scintillante, verde-azzurro
Bagliore all'angolo dell'occhio.
Scintillìo, madre-perla, Gliten son io.
Mutaforma, io sorgo dalle onde,
solo per svanire in spuma di mare.
Era quella la pinna di una sirena, un'ondina,
Una selkie o una foca,
un cavalluccio di mare che si tuffava nel profondo?
Io sono l'estate soffocante rinfrescata da polle nascoste
ombreggiate dalle mie quercie - tempio verde in una radura.
Sono la Signora del Lago, per una moneta nel mio pozzo
Riempirò il vostro calice con benedizioni triplici,
Trasformando il dolore opprimente in oro.
La mia empatia è sconfinata, compassione vera.
Con emozione vera vi conforterò,
E con le mie acque purificatrici guarirò le vostre anime.
Ma non scambiate i laghi tranquilli per onde prive di passione!
Con tempeste e temporali scuoterò le vostre sventatezze
Finchè il cambiamento arriverà - poi con un rapido guizzo
Vi porterò navi magiche con tesori nelle loro stive.
"Avalon non è più un'isola", pensate?
Giorni fa, se ricordo nel tempo, questa terra era asciutta.
E da dove pensate che venga la famosa nebbia?
Prendetene una manciata: tutto è acqua, materia di vita.
Potete metterla nella vostra tasca? Potete tenermi lì?
Il potere senza fine delle acque può erodere le catene montuose.
Le mie sorelle corvo nidificano sugli alberi più alti; loro hanno compreso
Che Gliten può, volendolo, inondare anche un deserto.
di Geraldine Charles, in Sacerdotessa di Avalon, Sacerdotessa della Dea. Kathy Jones, Ester edizioni, 2014.
Bellissima!
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