mercoledì 23 gennaio 2013

La sacralità del fuoco

Sulla pagina Facebook Society for the Promotion and Protection of Polytheism, qualche giorno fa, ho letto questo bellissimo pezzo:

"Ricordo una volta in cui un ragazzo mi notò mentre leggevo sugli dei e vide un articolo su Hestia. Lui mi chiese, "Cos'è Hestia?"
Ricordo ancora di aver risposto "La cosa che amo del fuoco è che è importante in tutte le religioni. La ragione per cui è in tutte è perchè simboleggia l'animo umano, la nostra abilità di conoscere e fare ciò che è giusto nei tempi di conflitto. Il fuoco porta luce e calore: unisce i popoli e permette loro di essere gentili e gioiosi. Il fuoco rappresenta una verità universale, più vecchia di qualsiasi religione sulla Terra, e quella verità è compassione, altruismo e generosità. Questo è Hestia."

E simultaneamente, la mia cara Bastet dei Demiurghi ha pubblicato il primo capitolo di una saga (come al solito, fantasy misto alla grande Storia della Roma antica) sul Fuoco di Vesta. E il secondo capitolo è già online.

Potevo non lanciarmi in una carrellata sulla sacralità del fuoco? :)



Anche se nelle nostre case moderne spesso viene dimenticato, il fuoco è e rimane uno dei principi primi della nostra cultura, del nostro stesso essere umani. Avete dimenticato che fu Prometeo a rubarlo dai cieli, per amore di noi mortali?



Il più famoso è quello di Vesta, mutuato - in forma più solenne - dalla sua equivalente greca, Hestia; il fuoco sacro, nato per dare alla città una fonte continua per i focolari, divenne ben presto un culto statale: le prime Vestali furono le figlie del re. Poi una di esse venne messa incinta da Marte, nacquero due gemelli...il resto è storia.



Il culto della Dea riuscì a sopravvivere più a lungo degli altri, fino al 390 d.C. circa.


Anche nel cristianesimo sono numerose le fiamme sacre, da quella del cero pasquale...


 ...alle "lingue di fuoco" con cui si manifesta lo Spirito Santo.




Nell'Ebraismo abbiamo la festa di Hanukkah, che ricorda quando, nel tempio di Gerusalemme, la grande Menorah rimase accesa per otto giorni con l'olio sufficente per uno solo....




...per non parlare della "colonna di fuoco" che guida le tribù d'Israele nel deserto.



Gli Zoroastriani praticano il culto del fuoco, considerandolo agente di purezza e santità, fin dal 4° sec. a.C.



Come non citare l'amatissima Brigid, patrona celtica del triplice fuoco: il fuoco dell'ispirazione, il fuoco della forgia e quello della guarigione.



E poi i fuochi auguranti prosperità, divinatori, che scacciano malefici e vecchiume: essendo friulana, l'esempio principe può essere solo il pignarûl!




Ogni quattro anni tutto il mondo assiste alla nascita della fiamma che simboleggia la fratellanza tra i popoli nello spirito della competizione sportiva.



Per commemorare grandi personaggi, sulle loro tombe o su monumenti a loro dedicati viene accesa una fiamma eterna.



Ultima, ma non per importanza, la Peace Flame del memoriale di Hiroshima: verrà spenta solo quando non ci saranno più ordigni nucleari sulla Terra.


Ne conoscete altre?
(a parte la Fiamma di Avalon: avrà un articolo tutto suo...)


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