domenica 3 giugno 2012

3 giugno - Festa di Bellona


 
Bellona era la divinità italica della guerra. Il suo ruolo è probabilmente precedente a quello di Marte, che ricevette l'influsso del greco Ares. Viene identificata dai greci con Enio, dea della furia in battaglia e figlia di Ares.

 
Il suo tempio a Roma si trovava presso Porta Collina. Era utilizzato dal Senato per ricevere gli ambasciatori stranieri; per segnalare l'entrata in guerra, il sacerdote di Giove Feretrio (o, in epoca più tarda, un Feziale) gettava una lancia contro una piccola colonna nelle vicinanze del tempio.

 
Un altro importante tempio era ad Aletrium (l'antica Alatri), dove oggi sorgono la chiesa di San Pietro e il convento dei cappuccini.
Fonti:
Aulo Gellio, Noctes Atticae XII,23 seg.
Sant'Agostino d'Ippona, De Civitate Dei VI,10
Publio Ovidio Nasone, Le Metamorfosi V,155
Plauto, Anfitrione 42
Publio Papinio Stazio, Tebaide V, 155 seg.
Tito Livio, Ab Urbe condita libri VII, 9
Gaio Valerio Flacco, Argonautica II,228 III,60 VII,634
 
 Preghiera a Bellona
Ave, Bellona, Signora della Guerra!
Ave, Vergine delle trombe squillanti!
Ave, Vergine dall'armatura scintillante!
Ave, portatrice di spada e scudo!
Ave, tu che difendi le porte aperte!
Ave, protettrice del debole!
Ave, signora della furia
La cui forza è indistruttibile!
Ti onoriamo oggi, Bellona,
Nella speranza di non avere mai bisogno del tuo aiuto,
E onoriamo il tuo valore
Quando tutta la speranza di pace è perduta
E dobbiamo combattere per ciò a cui teniamo.
Noi che seguiamo il sentiero della pace
Dobbiamo onorare il guerriero valoroso,
Perchè ci sono molti tipi di battaglie,
E molti tipi di guerriero,
Ma coraggio e onore sono qualità
Che non sono mai senza valore.
E così onoriamo te, Bellona,
Dama di trombe e tamburi,
La cui musica è il pianto dei caduti
E le grida dei vittoriosi.
Difendi le nostre porte dal male,
Signora dall'armatura scintillante,
E fa' che siamo sempre pronti a venire in tuo aiuto.

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