mercoledì 20 giugno 2012

20 giugno - Festa di Anubi

Anubi è, nella mitologia egizia, il dio sciacallo preposto all'imbasamazione.

Il legame tra sciacallo e morte è facilmente visibile nel deserto, dove questi animali si cibano delle carcasse degli altri animali.
Originariamente il dio primario dell'Oltretomba, nel Medio Regno il suo culto venne soppiantato da quello di Osiride, relegandolo così al ruolo di divinità patrona degli imbalsamatori e protettrice delle necropoli. In questo nuova veste aiuta Iside e Nefti a imbalsamare Osiride creando così la prima mummia.
Inoltre, uno dei suoi ruoli più importanti è quello di porre il cuore dei defunti sulla bilancia delle anime; se il cuore del defunto è appesantito dai peccati, l'anima verrà data in pasto al mostro Ammit.

La sua parentela all'interno del pantheon egizio è incerta. I testi delle piramidi lo accreditano come figlio di Hesat (Hator nella forma della Vacca Divina), o della dea gatta Bast; il padre sarebbe stato Ra o Seth. Secondo Plutarco è figlio illegittimo di Nefti e Osiride, ed Iside lo avrebbe allevato come proprio.
Sua moglie è la dea Anput, anch'essa dalle forme di sciacallo, e sua figlia è la dea serpente Kebehut, deificazione delle acque purificatrici usate durante l'imbalsamazione.

Il suo più importante santuario si trovava ad Hardai (la greca Cynopolis, letteralmente città dei cani), ma con l'espandersi dei culti egizi nell'Impero romano anche il suo culto si estese, sopratutto collegandosi ai misteri di Iside e al dio greco Ermes; il ruolo di psicopompo delle due divinità le portò ad una fusione sincretistica creando così la figura di Ermanubi.

Links di approfondimento:

  • Anubi su Wikipedia.it
  • Anubis su Philae.nu (in inglese)

Preghiera ad Anubi
Signore delle sabbie del deserto

Tu che guidi le anime perdute nelle vastità infinite
Verso una terra sempre verdeggiante
Che porti i morti
Al loro giudizio finale
Nelle mani di Maat
Colei che scopre
Tutte le cose nascoste
E a cui niente
Può essere celato per sempre,
Guidaci al sicuro
Fuori dalle tenebre
Del nostro cercare alla cieca.


Liberamente tradotta dal breviario dell'Ordine delle Horae
Translated with permission. 

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