Vandalizzata lo scorso week-end la Lia Fáil, la Pietra del Destino, uno dei più antichi e sacri monumenti storici irlandesi. La pietra è stata colpita con un grosso oggetto contundente, probabilmente un martello, in ben undici punti diversi, in tutte e quattro le sue facce. Non è stato possibile neanche recuperare i frammenti staccati dai colpi, in quanto sono stati portati via da chi ha compiuto l'atto vandalico.
Secondo la leggenda, la pietra farebbe parte dei quattro mitici tesori portati in Irlanda dal mitico popolo dei Tuatha Dè Danann. Avrebbe un ruolo centrale nelle cerimonie di incoronazione degli Alti Re d'Irlanda, in quanto, se il legittimo re vi appoggiasse i piedi sopra, la pietra ruggirebbe di gioia.
Gli studi archeologici reputano il sito sacro da ben 3500 anni.
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Dopo la Sacra Spina di Glastonbury, un altro simbolo profanato.
E' vero che i siti all'aria aperta sono i più difficili da proteggere - la Collina di Tara è uno dei siti turistici più visitati in Irlanda - ma con le nuove tecnologie si dovrebbe riuscire a sorvegliare l'accesso a questi luoghi durante le ore di chiusura al pubblico, anche senza le misure costrittive adottate in siti come Stonehenge e giustificati da decenni di vandalismo incurante.
Però...nonostante continui a interrogarmi sulle ragioni di un gesto simile, non mi do' pace. Non saprei neanche cosa sia peggio: il vandalismo senza alcuna ragione, per noia o per fare scena, o quello consapevole, per danneggiare apposta un simbolo (politico? religioso? storico?). In entrambi i casi, è un altro passo in avanti che l'umanità fa per dimenticare sè stessa.
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